Buongiorno viaggiatori, oggi vi porto con me in India, per farvi scoprire le bellezze del Rajasthan, uno dei tour più belli della mia vita. Indicherò in questo articolo tutte le tappe più belle fatte in dieci giorni della mia permanenza.
Primo giorno: Visita guidata della città di Delhi. Prima tappa al Qutab Minar un sito archeologico dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, con la sua bellissima Torre, il Minaretto. Questo sito è molto affascinante perché racconta la storia attraverso i resti di un’antica civiltà, quella Indù, dopo l’invasione musulmana molti simboli e molti templi furono distrutti ma la sua bellezza è ancora intatta. Seconda tappa sosta fotografica dinnanzi il Palazzo Presidenziale di Delhi. Terza tappa visita presso il memoriale del grande Mahatma Ghandi. Un parco bellissimo immerso nella natura dove fu cremato Gandhi, chiunque voglia dargli un saluto si reca in questo luogo ricco di misticismo, nel punto in cui fu cremato arde una fiammella che non viene mai spenta. Per avvicinarsi al memoriale bisogna togliere le scarpe.
Memoriale al Mahatma Gandhi
Secondo giorno: ci siamo spostati ad Agra, visita dello straordinario Taj Mahal, una delle sette meraviglie del mondo, quando l’ho visto mi sono venuti i brividi, non potevo credere ai mie occhi. Nello stesso complesso troverete anche la moschea, vi consiglio di entrarci per avere una visuale diversa del Taj Mahal. Proseguiamo con la visita del Forte di Agra, un altro esempio dell’arte e dello stile Moghul. Costruito dall’Imperatore Akbar è in parte in pietra arenaria rossa e in parte in marmo. Questo luogo è molto significativo per la storia dell’India, infatti questo imperatore che aveva fatto costruire anche il Taj Mahal fu rinchiuso in una zona di questo forte dal figlio che contestava al padre il voler spendere tutte le sue ricchezze per opere architettoniche. Il figlio dopo aver rinchiuso il padre decise di concedergli un unico favore, ovvero poter guardare la sua amata che si trovava sepolta nel Taj Mahal, quindi l’Imperatore da una piccola finestra poteva guardare verso sua moglie, fu l’unico suo desiderio. Poi ci siamo diretti verso la città abbandonata, Fatehpur Sikri, molto suggestivo questo luogo, un’atmosfera magica ci ha accolto mentre passeggiavamo tra i luoghi appartenuti all’imperatore Akbar, super consigliata. Terza tappa visita presso una bottega dove vengono lavorate e vendute le Pashmine di Cashmere, L’India è famosa per la produzione di lana Cashmere, è stato molto interessante capire meglio la produzione e la lavorazione di queste bellissime Pashmine. Sulla strada verso Jaipur visita presso un pozzo storico meraviglioso, ad Abhaneri, sormontato da un bellissimo tempio, dopo l’invasione musulmana molte zone sono state danneggiate ma oggi si sta cercando di catalogare e restaurare una parte dei reperti ritrovati. A pochi passi da questo pozzo troverete anche un tempio Indù molto caratteristico.
Quarto giorno: Iniziamo la nostra visita di Jaipur, visita del Forte Amber, che abbiamo raggiunto in groppa ad un elefante. Il forte è pazzesco, circondato da alte colline sulle quali sorge una bellissima muraglia, il paesaggio vi lascerà senza fiato. Ma il suo interno non è da meno, la cosa che mi ha colpito di più è stato sicuramente l’appartamento con gli specchi riservato alle principesse, che potevano specchiarsi tutto il giorno, uno sfarzo senza pari. Inoltre ho apprezzato molto anche il bellissimo giardino e i dipinti ancora visibili in oro sotto ad alcune arcate e soffitti. Seconda tappa il Museo Anoki, Patrimonio dell’umanità è un piccolissimo museo in cui si può osservare la lavorazione e la stampa di abiti fatti a mano. Una tradizione antichissima che si tramanda di famiglia in famiglia, da generazione a generazione. Gli stampi sono fatti a mano in modo meticoloso da esperti di questa arte, osservarli è stato molto bello.
Quinto giorno: visita a Jaipur del Palazzo di città, in questo palazzo troverete un’interessantissima collezione di manufatti e costumi originali appartenuti ai diversi imperatori del Rajasthan. Seconda tappa visita dell’Osservatorio o Jantar Mantar, abbiamo potuto osservare come viene calcolato il tempo, i segni zodiacali ecc… molto interessante, ma per capire tutto in modo preciso c’è bisogno di una guida perché da soli è molto complicato. Poi sosta fotografica presso il Palazzo dei Venti, Haw Mahal, la sua forma architettonica è davvero fenomenale, dalle sue finestre le donne potevano osservare ciò che accadeva all’esterno senza essere viste. In questa zona noterete molti palazzi di color rosa, molto caratteristico. Visita presso un laboratorio di incisione e trasformazione di pietre preziose e visita presso un laboratorio di lavorazione dei tappeti, anche queste arti vengono tramandate in famiglia.
Sesto giorno: arriviamo a Bikaner, qui ci troviamo nella zona più desertica dell’India a pochi kilometri dal Pakistan. Passeggiata attraverso gli antichi bazar della città, denominata la capitale dello Snack, si tratta di dolci, oppure legumi, cereali essiccati da accompagnare con il Tè, caffè ecc…abbiamo attraversato un bellissimo mercato di frutta e verdura e visto molte botteghe tipiche.
Settimo giorno: visita della parte interna della città raggiungibile solo con il tipico TukTuk, per ammirare antiche abitazioni dalle splendide decorazioni e visita presso un Tempio Jainista, appartenenti alla fascia estrema dell’Induismo, rispettano tutti gli esseri viventi, non mangiano animali, non li uccidono in alcun modo, pregano con un fazzoletto davanti la bocca per non uccidere i moscerini che sono presenti nell’aria. Abbiamo assistito ad un rituale di preghiera è stato molto interessante. Nel pomeriggio visita del Forte di Junagarh, in questo forte troverete degli appartamenti molto ricchi, pensate per costruirli ci sono voluti ottanta chili di oro.
Ottavo giorno: ci siamo spostati a Mandawa, conosciuta come la galleria d’arte a cielo aperto. Visita degli Haveli, abitazioni antiche, ricche di dipinti, oggi non più abitate, ma sorvegliate da alcuni custodi, in molti casi stanno cercando di restaurarle per farle diventare degli hotel.
Nono giorno: visite a Delhi. Iniziamo con una delle moschee più grandi d’Oriente Jama Masjid, molto imponente con una grande piazza centrale, luogo di preghiera per i musulmani. Per accedere alle donne viene chiesto di indossare una tunica, è obbligatorio e bisogna anche togliere le scarpe, inoltre per introdurre cellulari, macchina fotografica, cinepresa si paga una piccola tassa. Seconda tappa visita presso la tomba dell’imperatore Humayun, viene detta anche la “madre del Taj Mahal ” perché fu la moglie dell’imperatore a farla costruire ed era la nonna di colui che ha fatto costruire il Taj Mahal successivamente, l’imperatore Shah Jahan. Poi visita all’esterno del Forte Rosso. E per concludere il nostro viaggio abbiamo vissuto una meravigliosa esperienza presso il tempio Sikh di Delhi Bangla Sahib. Per entrare in questo tempio è obbligatorio coprire il capo anche per gli uomini, all’ingresso daranno dei copricapo tipo bandana nel caso non avete portato il vostro personale, per le donne un foulard andrà bene, inoltre bisogna camminare scalzi, non sono ammessi nemmeno i calzini. Il tempio e la cerimonia di preghiera a cui abbiamo assistito mi hanno colpito moltissimo, ma ancor di più sono rimasta colpita dalla solidarietà che viene messa in atto all’interno del tempio. Ci siamo trovati difronte alla mensa gratuita più grande al mondo, dove tutti possono mangiare insieme senza differenze di religione o status sociale. Una catena di montaggio portata avanti da volontari che ogni giorno preparano il pasto, lavano, cuociono, raccolgono le pietanze che vengono offerte ecc… Ciò avviene perché alla base della religione Sihk c’è un’idea di uguaglianza, tutti sono uguali davanti a Dio a prescindere da tutto. Ciò che ho visto con i miei occhi è stato incredibile un fiume di gente mangiare uno accanto all”altro in modo ordinato, senza lasciare nulla nel piatto per evitare sprechi e dopo aver consumato il pasto tutti sono usciti e con massima velocità è stato pulito tutto per permettere ad altre persone di entrare. Ultimo sito che abbiamo visitato è stato Ugrasen Ki Baoli, pozzo storico della città di New Delhi, molto suggestivo con i suoi numerosi gradoni, una tappa fotografica da non perdere.Il mio viaggio in India si è concluso così, con una leggera malinconia per aver lasciato un paese che mi ha colpito in modo particolare.
Sono tornata a casa ma sento ancora il profumo delle spezie e vedo ancora intorno a me il sorriso dei bambini e delle donne che mi guardano curiosi, curiosi di un mondo così lontano e diverso, il mio. Spero sia stato solo un arrivederci, perché in India ci ho lasciato un pezzetto del mio cuore.